I ponti sospesi nelle parti meno frequentate, vengono generalmente tolti durante l’inverno, quando i fiumi sono bassi. Così avvenne in quella valle, e quindi fummo obbligati ad attraversare a cavallo la corrente. È questa una cosa sgradevole, perchè l’acqua spumeggiante sebbene non profonda, scorre tanto rapidamente sul letto di grossi ciottoli rotondi, che si rimane tanto confusi, da non sapere se il cavallo va innanzi o sta fermo. In estate, quando la neve si scioglie, i torrenti non si possono affatto guadare; la loro forza e violenza diviene allora sommamente grande, come si può chiaramente vedere dai segni che hanno lasciato. La sera giungemmo ai bagni ove dimorammo cinque giorni, rimanendo a casa gli ultimi due costretti a ciò fare da una forte pioggia. Il fabbricato si compone di un quadrato di miserabili capanne, in ognuna delle quali non v’ha che una tavola e una panca. Questi bagni sono collocati in una stretta e profonda valle precisamente al di fuori delle Cordigliere centrali. È un luogo tranquillo, solitario, fornito di molta e selvaggia bellezza.
Le sorgenti minerali di Cauquenes scaturiscono da una linea di dislocazione, che attraversa una massa di roccia stratificata, di cui il complesso svela l’azione del calore. Una notevole quantità di gaz esce continuamente coll’acqua dagli stessi orifizi. Sebbene le sorgenti siano lontane fra loro solo pochi metri, hanno temperature molto differenti, e questo sembra essere l’effetto di una disuguale mescolanza d’acqua fredda; perchè quelle che hanno temperatura più bassa non hanno quasi nessun sapore minerale.
| |
Cordigliere Cauquenes
|