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      Per quanto cattivo appaia il suddetto trattamento dei minatori, essi lo accettano molto volentieri, perchè le condizioni dei contadini sono molto peggiori. Il loro salario è minore e vivono esclusivamente di fave. Questa povertà deve essere principalmente attribuita al sistema quasi feudale che regge la terra; il proprietario accorda un pezzo di terreno al contadino, per fabbricare o per coltivare, ed in ricambio ha l’opera sua, o quella di un parente, per ogni giorno della sua vita senza pagarlo. Finchè un padre non abbia un figlio adulto, che possa col suo lavoro pagare l’obbligo, non vi è nessuno, tranne in giorni eccezionali per lavorare il suo pezzo di terra. Quindi l’estrema povertà è comunissima nelle classi agricole di questo paese.
      Vi sono nel contorno alcune antiche rovine indiane, e mi venne mostrata una delle pietre traforate, che Molina dice essere state trovate in molti luoghi in numero notevole. Hanno forma piatta e circolare, diametro di dodici a quattordici centimetri con un buco che passa proprio nel centro. È stato supposto generalmente che fossero adoperate come teste di clava sebbene la loro forma non sembri rispondere a questo scopo. Burchell dice che alcune delle tribù dell’Africa meridionale sradicano le radici, aiutandosi con un bastone appuntito da una parte, di cui la forza ed il peso vengono accresciuti da una pietra rotonda, forata nel mezzo ove viene incastrato strettamente l’altro capo del bastone. Sembra probabile, che gli Indiani del Chilì adoperassero anticamente qualche rozzo stromento di agricoltura di quella sorta.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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