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      Il latrato del Guid-guid, ed il subitaneo whew-whew del cheucau, talora vengono da lontano e talora si odono da vicino; il piccolo reattino nero della Terra del Fuoco unisce talora il suo grido; il rampichino (Oxyurus) segue l’intruso gridando e cinguettando; di tratto, in tratto si vede dardeggiare da un lato all’altro l’uccello mosca, il quale, come un insetto emette il suo acuto ronzio; infine, dalla cima di qualche altissimo albero si ode la nota indistinta, ma melanconica del Pigliamosche tiranno, dal ciuffo bianco (Myiobius). Per la grande preponderanza in moltissimi paesi di certi generi comuni di uccelli, come per esempio le cincie, si riman sorpresi dapprima d’incontrare le forme particolari sopra menzionate, come gli uccelli più comuni di una data località. Nel Chilì centrale si incontrano due di essi, cioè l’Oxyurus ed il Scytalopus, quantunque molto più di rado. Quando s’incontrano, come in questo caso, animali che sembrano avere una parte tanto insignificante nel grande disegno della natura, uno si domanda il perchè siano stati creati. Ma bisogna sempre tenere a mente, che in qualche altro paese essi sono forse membri essenziali della società, o lo sono stati in un periodo più antico. Se l’America meridionale del 37° sprofondasse sotto le acque dell’oceano, questi due uccelli potrebbero continuare ad esistere nel Chilì centrale per un lungo periodo, ma è molto improbabile che il loro numero fosse per aumentare. Noi allora vedremmo un caso che deve inevitabilmente essere seguito per moltissimi animali.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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