I muri della prima serie resistettero certamente meglio di quelli dell’ultima, quasi tutte le murature furono atterrate verso nord-est. Questi due fatti concordano pienamente coll’idea generale, che le ondulazioni erano venute da sud-ovest; nel quale quartiere si udirono rumori sotterranei; perchè è evidente che i muri che andavano da S.-O. e quelli da N.-E. che presentavano le loro estremità al punto dal quale venivano le ondulazioni, dovevano essere molto meno soggetti a cadere che non quelli che andavano da N.-O. e da S.-E., i quali in tutta la loro lunghezza sono stati nello stesso tempo spinti fuori della perpendicolare; perchè le ondulazioni venendo da S.-O., debbono essersi estese in direzione N.-O. e S.-E., mentre passavano sotto le fondamenta. Questo si può vedere ponendo alcuni libri ritti sopra un tappeto, e poi, secondo il metodo proposto da Michell, imitando le ondulazioni del terremoto, si troverà che cadono più o meno prontamente, secondochè la loro direzione coincide più o meno colla linea delle ondulazioni. Gli spacchi del terreno generalmente, sebbene non uniformemente, si estendevano in una direzione S.-E. e N.-O., e quindi corrispondevano alle linee di ondulazione o di flessione principale. Tenendo a mente tutti questi fatti, che tanto chiaramente indicano la direzione S.-O., come sede principale dello sconvolgimento, è un fatto interessantissimo, che l’isola di Santa Maria situata in quella località, venisse, durante il generale sollevamento del terreno, alzata quasi tre volte di più di qualunque altra parte della costa.
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Michell Santa Maria
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