La resistenza differente presentata dalle mura, secondo la loro direzione, fu bene dimostrata nel caso della Cattedrale. Il lato che stava di faccia al N.-E., presentava un grande mucchio di rovine, nel mezzo delle quali le imposte delle porte e masse di legnami stavano sopra, come galleggianti in una corrente. Taluni dei massi angolari di muratura erano di grandi dimensioni; ed essi erano rotolati ad una gran distanza sulla piazza, come frammenti di roccia alla base di qualche alta montagna. Le pareti (in direzione S.-O. e N.-E), sebbene molto rovinate, tuttavia erano ancora in piedi; ma i grandi pilastri (ad angolo retto con esse, e quindi paralleli alle mura che erano cadute) erano in molti casi atterrati, come con uno strumento, e rovesciati per terra. Alcuni ornamenti quadrati sulla cima di questi stessi muri, erano stati smossi dal terremoto in una posizione diagonale. Un fatto consimile venne osservato dopo un terremoto a Valparaiso, in Calabria, ed in altri luoghi, compreso anche in qualche antico tempio greco96. Questo spostamento in giro sembra dapprima indicare un movimento vorticoso sotto ogni punto in tal modo scosso; ma questo è sommamente improbabile. Non sarà esso cagionato piuttosto da una tendenza che ha ogni pietra a mettersi in qualche posizione particolare, rispetto alle linee di vibrazione in un modo somigliante fino a un certo punto alle spille messe sopra un foglio di carta che venga poi scosso? Parlando generalmente, gli archivolti delle porte o delle finestre sostennero la scossa molto meglio che non qualunque altra parte dei fabbricati.
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Cattedrale Valparaiso Calabria
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