Il paesaggio ha un carattere uniforme dallo stretto di Magellano lungo la costa orientale della Patagonia, fino al Rio Colorado; e sembra che la stessa sorta di paese si estenda entro terra da questo fiume, in una linea ondeggiante fino a San Luis, e forse anche più al nord. Ad oriente di questa linea curva sta il bacino delle pianure comparativamente umide e verdi di Buenos Ayres. Le sterili pianure di Mendoza e della Patagonia son fatte di un giacimento di ghiaia, accumulato e lisciato dalle acque del mare, mentre i Pampas, coperti di cardoni, di cedrangola e di erba, sono state formate dall’antico estuario melmoso del Plata.
Dopo i nostri due giorni di noioso viaggio, rallegrava l’occhio il vedere da lontano le file di pioppi e di salici che crescono intorno al villaggio ed al fiume di Luxan. Un po’ prima di giungere a quel luogo, osservammo a mezzodì una nuvola frastagliata color rossiccio bruno scuro. Dapprima pensammo che fosse il fumo di qualche grande incendio sulle pianure; ma in breve ci accorgemmo che era una nube di locuste. Volavano verso il nord; ed aiutate da un lieve venticello, ci raggiunsero a ragione di dieci o quindici miglia all’ora. Tutto lo sciame riempiva l’aria da un’altezza di sei metri, a quella, secondo l’apparenza, di ottocento a mille metri sopra il terreno «ed il suono delle loro ali era come il suono dei carri di battaglia tirati da cavalli»; o piuttosto, secondo me, come un forte vento quando passa in mezzo ai cordami di una nave. Il cielo, veduto attraverso l’antiguardia, sembrava come una incisione a mezza tinta, ma il corpo principale non lasciava vedere oltre; tuttavia, non erano tanto fitte insieme da non poter sfuggire ad una bacchetta mossa avanti e indietro.
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