Non ho alcun dubbio che questo strato superiore fosse in origine un giacimento di conchiglie, simile a quello della terrazza alta ventisei metri; ma ora non contiene traccia di struttura organica. La polvere è stata analizzata per conto mio dal signor F. Reeks; si compone di solfati e muriati di calce e di soda, con pochissimo carbonato di calce.
Tutti sanno che il sale comune ed il carbonato di calce lasciati in una massa per qualche tempo insieme, si scompongono in parte l’un l’altro; sebbene questo non segua nelle piccole quantità disciolte. Siccome le conchiglie semi-decomposte dello strato salino superiore sono associate con molto sale comune unitamente con talune delle sostanze saline che compongono lo strato superiore salino, e siccome quelle conchiglie sono rose e distrutte in modo notevole, io ho un forte sospetto che questa doppia scomposizione abbia qui avuto luogo. I sali che ne sarebbero derivati, però, dovrebbero essere carbonato di soda e muriato di calce; questo ultimo vi si trova, ma non il carbonato di soda. Quindi sono propenso a credere che per qualche mezzo inesplicabile, il carbonato di soda siasi mutato in solfato. È ovvio che lo strato salino non avrebbe potuto conservarsi in nessun paese ove cadesse molta pioggia; d’altra parte, questa stessa circostanza, che a prima vista sembrerebbe essere favorevolissima alla lunga conservazione delle conchiglie scoperte, è stato probabilmente il mezzo indiretto, per non essere stato il sale comune portato via dalle acque, della loro scomposizione e prematuro disfacimento.
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Reeks
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