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      Apersi lo stomaco di parecchi e lo trovai pieno di alga sminuzzata (Ulvae) che cresce in foglie larghe di color verde brillante o rosso scuro. Non ricordo di aver veduto questa alga un po’ abbondante sulle roccie bagnate dalla marea; ed ho buone ragioni per credere che cresca in fondo al mare, ad una certa distanza dalla costa. Se questo fosse il caso, si spiegherebbe il motivo per cui quegli animali si allontanano da terra. Nello stomaco non v’era che alga marina. Tuttavia, il signor Bynoe, trovò in una un pezzo di gambero; ma questo è forse un caso, nello stesso modo in cui ho veduto un bruco, in mezzo ad alcuni licheni nel ventre di una testuggine. Gli intestini sono grandi, come negli altri animali erbivori. La natura del cibo di questa lucertola, come pure la struttura della coda e dei piedi, e il fatto di essere stata veduta natante nell’alto mare, dimostrano evidentemente i suoi costumi acquatici; tuttavia v’ha per questo riguardo una strana anomalia, cioè che quando è spaventata non vuole entrare nell’acqua. Quindi è facile incalzare quelle lucertole in ogni punto che sovrasta il mare, ove si lasciano prendere da chiunque per la coda piuttosto che saltare nell’acqua. Non sembrano avere nessuna nozione del mordere; ma quando sono molto spaventate schizzano da ogni narice una goccia di fluido. Io ne gettai una parecchie volte lontano quanto mi fu possibile in una profonda pozzanghera lasciata dalla marea; ma invariabilmente tornava in linea retta al luogo ove io mi trovava.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Ulvae Bynoe