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      Questo animale quando si scava la buca, mette in azione alternativamente i due lati del corpo. Per un po’ di tempo una delle zampe anteriori gratta il terreno, e getta la terra verso il piede posteriore, che è ben collocato per ammucchiarla dietro l’ingresso della buca. Allorchè quella parte del corpo è stanca, l’altra riprende il lavoro, e così avanti alternativamente. Ne osservai una per lungo tempo, finchè la metà del suo corpo fu affondata; allora me le accostai e la presi per la coda; rimase di ciò molto sorpresa, ed uscì subito fuori per veder che cosa succedeva; poi mi guardò in faccia come per dire: «Perchè mi tenete per la coda?»
      Mangiano di giorno, e non si scostano molto dalle loro buche; se sono spaventate corrono verso quelle con andatura sgarbata. Tranne quando scendono da una collina, non vanno molto presto, probabilmente per la posizione laterale delle loro zampe. Non sono per nulla timide: quando si osservano ben da vicino, drizzano la coda, e sollevandosi sulle zampe anteriori, muovono il capo verticalmente, con un moto veloce cercando di darsi un aspetto feroce; ma in realtà non lo sono affatto; se allora si batte sul terreno, abbassano la coda, e fuggono via in fretta quanto più possono. Sovente vidi alcune piccole lucertole che si nutrono di mosche, mentre stavano in agguato di alcune di queste, muovere il capo precisamente nello stesso modo; ma non so invero a qual fine facessero quel movimento. Se questo Amblirinco è tenuto fermo e tormentato con un bastoncino, morde molto dolorosamente; ma io ne presi molti per la coda, e nessuno cercò mai di mordermi.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Amblirinco