Il geologo udendo questo ritornerà forse colla mente alle epoche secondarie, quando le lucertole, alcune erbivore, altre carnivore, e di dimensioni simili a quelle delle nostre balene, brulicavano tanto sulla terra come nel mare. È quindi degno di essere notato, che questo arcipelago, invece di avere un clima umido ed una rigogliosa vegetazione, non può essere considerato che come aridissimo, e per una regione equatoriale, notevolmente temperato.
Per finirla colla zoologia dirò che le quindici specie di pesce di mare che mi procurai qui, sono tutte specie nuove; appartengono a dodici generi, tutti estesamente distribuiti, tranne il Prionotus, di cui le quattro specie precedentemente note vivono sul lato orientale dell’America. Raccolsi sedici specie di conchiglie terrestri (e due varietà ben distinte) di cui, tranne una Helix che s’incontra a Tahiti, tutte sono particolari a questo arcipelago; una sola di acqua dolce (Paludina), è comune a Tahiti ed alla Terra di Diemen. Il signor Cuming, prima del nostro viaggio, si procurò qui novanta specie di conchiglie marine, e queste non comprendono parecchie specie non ancora esaminate specificatamente di Trochus, di Turbo, di Monodonta e di Nassa. Egli ha avuto la cortesia di darmi i seguenti interessanti risultamenti; di novanta conchiglie, non meno di quarantasette sono ignote ovunque – fatto meraviglioso se si considera quanto siano grandemente distribuite le conchiglie marine. Di quarantatre conchiglie trovate in altre parti del mondo, venticinque abitano la costa occidentale di America, e di queste otto si distinguono come varietà; le rimanenti diciotto (compresa una varietà), furono trovate dal signor Cuming nell’arcipelago Low, ed alcune di quelle anche alle Filippine.
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