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      L’unica luce che io posso spargere su questa notevole differenza negli animali che abitano nelle varie isole, è, che certe correnti fortissime del mare che si dirigono in una direzione occidentale e O.-N.-O. debbono separare, per quello che riguarda il trasporto per via di mare, le isole meridionali dalle settentrionali; e tra queste isole settentrionali venne osservata una forte corrente N.-O., che deve separare effettivamente le isole James e Albemarle. Siccome l’arcipelago è libero notevolmente da ogni uragano di vento, nè gli uccelli, nè gli insetti, nè i più piccoli semi, possono essere portati da un’isola all’altra. Ed infine la profondità del mare tra le isole e la loro origine, da quanto pare vulcanica (in senso geologico), rendono molto improbabile che esse fossero mai unite: e questa, probabilmente, è una considerazione molto più importante di qualunque altra, rispetto alla distribuzione geografica degli esseri che le abitano. Osservando di nuovo i fatti sopra riferiti, si rimane meravigliati della somma di forza creatrice, se si può adoperare questa espressione, spiegata in queste piccole, nude e rocciose isole; ed anche più della varia, sebbene analoga azione, sopra punti tanto prossimi fra loro. Ho detto che l’arcipelago Galapagos può dirsi un satellite attaccato all’America, ma si potrebbe meglio chiamarlo un gruppo di satelliti, tra loro fisicamente simili, organicamente distinti, quantunque intimamente affini, e tutti affini in un grado ben spiccato, sebbene molto minore al grado continente americano.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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