Pagina (587/739)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Passammo in mezzo all’arcipelago Low o Pericoloso e vedemmo parecchi di quei curiosissimi anelli di roccie coralline, che sorgono appena dall’acqua e vennero chiamati Atolli. Ad una lunga e bianchissima spiaggia sovrasta un margine di verde vegetazione e la striscia di terra, guardando dai due lati, rapidamente ristringendosi in lontananza si perde sotto l’orizzonte. Dall’albero di maestra si vede dentro l’anello una ampia distesa di acqua tranquilla. Queste basse isole coralline non sono proporzionate al vasto oceano dal quale sorgono repentinamente, e fa meraviglia che questi deboli invasori non siano vinti dalle onde potentissime e incessanti di quel grande mare, a torto chiamato Pacifico.
      Novembre 15. – Allo spuntar del giorno, Tahiti, isola che deve rimanere per sempre classica al viaggiatore del mare meridionale, fu in vista. In distanza il suo aspetto non era attraente. La rigogliosa vegetazione della parte più bassa non si poteva ancora scorgere, e siccome le nuvole correvan fitte, le punte più scoscese e più aguzze si mostravano verso il centro dell’isola. Appena fummo ancorati nel golfo di Matavai venimmo circondati da barchette. Era la nostra domenica, ma il lunedì di Tahiti; se il caso fosse stato contrario, non avremmo ricevuto una sola visita; perchè il divieto di mettere in acqua una barchetta in giorno di festa è rigorosamente seguito. Dopo pranzo sbarcammo per godere di tutte le gioie prodotte dalle prime impressioni di un nuovo paese, quando quel paese è la bella Tahiti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Low Pericoloso Atolli Pacifico Tahiti Matavai Tahiti Tahiti