Il Commodoro a Lima ordinò al capitano Fitz Roy di informarsi intorno a quel debito, e domandare soddisfazione qualora non fosse stato pagato. In conseguenza il capitano Fitz Roy chiese una udienza dalla regina Pomarè, divenuta in seguito celebre pei cattivi trattamenti che ebbe dalla Francia, e fu tenuto un parlamento per considerare la questione, nel quale si riunirono tutti i capi principali dell’isola e la regina. Non cercherò di descrivere quello che ebbe luogo, dopo l’interessante relazione data dal capitano Fitz Roy. Il danaro, a quanto sembra, non era stato pagato; forse le ragioni addotte erano alquanto equivoche; ma d’altra parte non posso dire quanto grande fosse la sorpresa di noi tutti pel grande buon senso, per la forza dei ragionamenti, per la moderazione, l’ingenuità e la pronta risoluzione che venne spiegata da tutti. Credo che uscimmo da quella assemblea con una opinione dei Tahitiani, ben diversa da quella che avevamo entrando. I personaggi principali ed il popolo determinarono di fare una sottoscrizione onde compiere la somma che mancava; il capitano Fitz Roy osservò che era duro che essi dovessero sagrificare i proprii danari per i delitti di lontani isolani. Essi risposero che lo ringraziavano della sua osservazione, ma che Pomarè era la loro regina, e volevano aiutarla in questo suo frangente. Questa determinazione e la sua pronta esecuzione, perchè l’indomani di buon’ora la sottoscrizione venne aperta, fece una bella chiusa a quella lodevolissima scena di lealtà e buon sentimento.
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