Questo genere di paesaggio fu per me al tutto nuovo, e lo trovai veramente magnifico.
A sera giungemmo a Blackheath. L’altipiano di arenaria è venuto qui fino a oltre 1000 metri; ed è coperto come prima, degli stessi boschi stentati. Dalla strada, vi erano rapide ed interrotte viste del golfo profondo dello stesso carattere di quello descritto; ma per la natura scoscesa dei pendii e per la grande loro profondità, non si poteva quasi scorgere il fondo. Il Blackheath, è una buonissima osteria, tenuta da un antico militare, e mi rammentò le piccole osterie del nord del paese di Galles.
Gennaio 18. – Molto di buon’ora al mattino feci una passeggiata di circa tre miglia per vedere il salotto di Govett: paesaggio sul gusto di quello che ho descritto presso Weatherboard, ma forse ancor più stupendo. A quella ora del mattino il golfo era pieno di una sottile nebbia azzurra, la quale, sebbene distruggesse l’effetto generale del paesaggio, accresceva l’apparente profondità alla quale si stendeva la foresta sotto i nostri piedi. Queste valli, che per tanto tempo hanno presentato una barriera insuperabile ai tentativi dei coloni più arditi onde giungere nell’interno, sono notevolissime. Sovente i grandi golfi, simili a bracci di mare che si estendono alle loro punte superiori, si diramano dalle valli principali e penetrano nell’altipiano di arenaria; d’altra parte, l’altipiano manda spesso promontori nelle valli, ed anche lascia in esse masse grandi e quasi isolate. Per scendere in alcune di queste valli, fa duopo fare un giro di venti miglia; ed in alcune altre, sono entrati soltanto i soprastanti, e nessun colono è riuscito a farvi andare il suo bestiame.
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