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      Le forze organiche separano gli atomi di carbonato di calce, uno ad uno, dai spumanti frangenti, e le uniscono in una struttura simmetrica. Ammucchi pure l’uragano i suoi mille grossi frammenti; che cosa potrà egli contro l’opera accumulata di miriadi di architetti che giorno e notte lavorano continuamente? Così vediamo noi il corpo molle e gelatinoso di un polipo, mercè l’azione delle leggi vitali, vincere la grande potenza meccanica delle onde di un mare contro il quale nè l’arte dell’uomo nè le opere inanimate della natura avrebbero potuto resistere con qualche successo.
      Tornammo la sera tardi a bordo, perchè ci trattenemmo a lungo sulla laguna, esaminando i campi di corallo, e le gigantesche conchiglie di Came nelle quali se un uomo mettesse la mano non potrebbe più, finchè durasse la vita animale, tirarla fuori. Presso la punta della laguna, fui molto sorpreso di trovare una vasta area molto più larga di un miglio quadrato, coperta di una foresta di coralli dai rami delicatissimi, i quali, sebbene ritti, erano tutti morti e scomposti. Dapprima fui veramente imbarazzato a scoprirne la causa; in seguito mi venne l’idea che questo fosse dovuto alle seguenti curiosissime circostanze. Tuttavia, bisogna prima di tutto fermare, che i coralli non possono sopportare anche una breve esposizione nell’aria ai raggi del sole, cosicchè il loro ultimo limite di accrescimento è determinato dal punto più basso a cui giunge l’acqua delle maree. Sembra, da alcune carte geografiche antiche, che la lunga isola sotto vento fosse una volta divisa in tante isolette da larghi canali; questo fatto è pure dimostrato da ciò che gli alberi in quelle parti sono più giovani.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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