Per la primiera condizione dello scoglio, una forte brezza, gettando maggior copia d’acqua sopra l’argine, deve tendere a sollevare il livello della laguna. Ora essa opera in un modo direttamente opposto; perchè l’acqua entro la laguna non solo non è accresciuta dalle correnti esterne, ma è essa stessa spinta fuori dalla forza del vento. Quindi è notato, che la marea presso il capo della laguna non sale tanto alto durante una forte brezza come quando è in calma.
Questa differenza di livello, quantunque senza dubbio sia piccolissima, ha, credo, cagionata la morte di quei boschetti di corallo, i quali nelle antiche condizioni di maggiori aperture dello scoglio esterno hanno raggiunto il maggior limite possibile di accrescimento.
Poche miglia al nord di Keeling v’ha un altro piccolo atollo, la laguna del quale è quasi tutta ricolma di melma di corallo. Il capitano Ross, trovò incorporato nel conglomerato della costa esterna, un frammento di diorite ben rotondo, un po’ più grosso della testa di un uomo; egli e gli uomini che lo accompagnavano furono molto sorpresi di ciò, e portarono via il pezzo, conservandolo come un oggetto curioso. Certamente la presenza di quella pietra in un luogo ove ogni altra particella di materia è calcare, è molto straordinaria. L’isola è stata di rado visitata, e quindi non è probabile che un bastimento vi abbia fatto naufragio. Mancando una spiegazione migliore, venni a concludere che deve essere venuta ravvolta nelle radici di qualche grosso albero; quando, però, considerai la grande distanza che vi era da ogni terra più vicina, e questo complesso di probabilità di una pietra per tal modo impegnata, di un albero strascinato così dal mare, e portato galleggiante tanto lontano, poi arrivato a salvamento, e in fine della stessa pietra incorporata per modo che fosse possibile scoprirla, fui quasi spaventato di immaginare un mezzo di trasporto in apparenza tanto improbabile.
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Keeling Ross
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