Questi fatti possono spargere una certa luce sopra il fatto che singoli ciottoli, sia angolosi o rotondi, si trovano talora incorporati in masse di sedimento.
Un altro giorno visitai l’isoletta occidentale, sulla quale la vegetazione è forse più rigogliosa che non in qualunque altra. Generalmente gli alberi di cocco crescono separati, ma qui le piante giovani fiorivano all’ombra dei loro alti genitori, e formavano colle loro fronde lunghe e ricurve, ombrosissimi recessi. Coloro soltanto i quali lo hanno provato, conoscono quanto sia delizioso lo stare seduti a quell’ombra, e bere il freschissimo e gradevole liquido della noce di cocco. In questa isola vi è un grande spazio a mo’ di golfo, fatto di finissima sabbia bianca, al tutto piano, e coperto soltanto durante l’alta marea; da questo grande golfo alcuni seni più piccoli penetrano nei circostanti boschi. La vista di un campo di sabbia bianco lucente, rappresentante l’acqua, con alberi di cocco dagli alti e ondeggianti tronchi ritti intorno al margine, era sommamente singolare e bella.
Ho parlato prima di un granchio che vive di noci di cocco; esso è comunissimo in ogni parte della terra asciutta, e diviene mostruosamente grosso; esso è intimamente affine o identico al Birgus latro. Il primo paio di zampe anteriori termina in grosse e fortissime pinze, e l’ultimo paio di zampe è munito di altre pinze più deboli e più strette. A prima vista sembrerebbe al tutto impossibile ad un granchio aprire una dura noce di cocco coperta dal suo guscio; ma il signor Liesk mi assicurò che egli aveva ripetutamente veduto questo fatto.
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Birgus Liesk
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