Pagina (691/739)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Infatti gli scogli si estendono soltanto a quella distanza dalla spiaggia alla quale si trova una base alla profondità richiesta di 36 a 54 metri. Per quello che riguarda lo scoglio attuale, non vi è nessuna differenza essenziale tra esso e quello che forma un argine od un atollo: tuttavia in generale è meno largo, e quindi poche isolette si sono formate sopra di esso. Pel fatto che i coralli crescono più vigorosi sul lato esterno e per l’effetto nocivo del sedimento trasportato dall’interno, il margine esterno dello scoglio è la parte più alta, e tra esso e la terra vi è generalmente un canale sabbioso, alto un metro o due. Nei luoghi ove si sono accumulati presso la superficie banchi di sedimento come in alcune parti delle Indie occidentali, essi vengono talora ornati di coralli, e quindi rassomigliano in qualche grado alle isole dalle lagune, o atolli; nello stesso modo in cui le spiaggie madreporiche, che circondano le isole dal dolce pendìo, rassomigliano alquanto agli argini.
      Nessuna teoria intorno alla formazione degli scogli dal corallo che non comprenda le tre grandi classi, può essere considerata come soddisfacente. Abbiamo veduto che siamo stati indotti a credere all’abbassamento di quelle vaste aree, sparse di basse isole, di cui nessuna si eleva ad un’altezza alla quale il vento e le onde possano gettar sopra materiali, e tuttavia sono costrutte da animali che abbisognano di fondamenta, e di fondamenta non troppo profonde. Prendiamo dunque un’isola circondata da spiaggie madreporiche che non offra nessuna difficoltà nella sua struttura; e facciamo che quest’isola col suo scoglio rappresentato da linee non interrotte sull’incisione, vada lentamente abbassandosi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Indie