Ora mentre l’isola si affonda, sia di alcuni centimetri per volta, o al tutto insensibilmente, possiamo dedurre con certezza, da quello che si sa intorno alle condizioni favorevoli per l’accrescimento del corallo, che le masse viventi, bagnate dalle onde sul margine dello scoglio giungeranno in breve alla superficie. Tuttavia l’acqua invaderà man mano la spiaggia, l’isola diventerà più bassa e più piccola, e lo spazio tra la punta interna dello scoglio e la spiaggia andrà facendosi proporzionatamente più largo. Le linee punteggiate danno qui una sezione dell’isola e dello scoglio in questo stato dopo un abbassamento di alcune centinaia di metri. Supponiamo che si sian formate isolette di corallo sullo scoglio; e che una nave abbia gettato l’ancora nel canale a laguna. Questo canale sarà più o meno profondo, secondo il grado di abbassamento, secondo la quantità di sedimento che vi si sarà accumulata dentro, e secondo il crescere dei coralli dai rami delicatissimi che possono colà vivere. In questo stato lo spaccato rassomiglia per ogni riguardo ad uno fatto per un’isola circondata; infatti è un vero spaccato di Bolabola nel Pacifico. Noi ora vediamo ad un tempo la cagione per cui gli scogli ad argine, che circondano un’isola stanno tanto lontano dalle spiaggie che hanno di fronte. Possiamo anche vedere, che una linea tirata perpendicolarmente in giù dallo spigolo esterno del nuovo scoglio alle fondamenta di roccia solida sotto l’antica spiaggia madreporica, supererà di altrettanti centimetri quanti sono stati i centimetri di abbassamento quel piccolo limite di profondità a cui possono vivere i veri coralli: – i piccoli architetti hanno costrutte le loro grandi masse simili a murature, mentre il tutto si abbassava sopra una base formata di altri coralli e dei loro frammenti consolidati.
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Bolabola Pacifico
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