CAPITOLO XXI.
DALL’ISOLA MAURIZIO ALL’INGHILTERRA.
Isola Maurizio, suo bell’aspetto – Grande anello crateriforme di monti – Indie – Sant’Elena – Storia dei mutamenti nella vegetazione – Cagione della estinzione delle conchiglie terragnole – Ascensione – Variazione dei topi importati – Bombe vulcaniche – Giacimenti d’infusorii – Bahia – Brasile – Splendore dei paesaggi dei tropici – Pernambuco – Singolare scoglio – Schiavitù – Ritorno in Inghilterra – Occhiata retrospettiva al nostro viaggio.
Aprile 29. – Al mattino passammo intorno al capo settentrionale dell’isola Maurizio o isola di Francia. Da quel punto la vista dell’isola soddisfaceva le aspettazioni derivate dalle numerose e ben note descrizioni del suo bellissimo paesaggio. La pianura dolcemente inclinata delle Pamplemousse, sparsa di case, e colorita col bel verde dei campi di canne da zucchero, componeva il primo piano. La splendidezza del verde era la cosa più notevole, perchè è un colore che in generale non fa molta figura se non ad una piccolissima distanza. Verso il centro dell’isola gruppi di monti boscheggianti sporgevano dal piano benissimo coltivato; le loro cime, come segue comunemente nelle antiche roccie vulcaniche, erano tagliate in punte aguzze. Masse di nuvole bianche stavano raccolte intorno a quelle guglie, come per rallegrare l’occhio dello straniero. Tutta l’isola, col suo margine pendente ed i monti centrali, rallegrava l’occhio con un aspetto di perfetta eleganza; il paesaggio, se posso dir così, sembrava pieno di armonia.
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