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      Sia che nella presente serie di casi venga modificata prima la corolla, ciò che mi sembra essere l’opinione probabile, sia che abortiscano prima gli organi riproduttivi, il loro sviluppo sta in ogni caso in una intima correlazione. Questo fatto lo ve-diamo evidentemente illustrato nei generi Hydrangea e Vibur-num; poichè se queste piante sono coltivate, le corolle dei fiori interni come degli esterni assumono un largo sviluppo, ed i lo-ro organi riproduttivi abortiscono.
      Vi ha ancora un altro gruppo assai analogo di piante, il quale comprende i generi affini Muscari e Bellevalia, i quali portano tanti fiori perfetti come pure delle gemme fiorali che non si aprono mai. Queste ultime somigliano, sotto questo a-spetto, ai fiori cleistogami, ma differiscono da questi perchè sono sterili e appariscenti. Non solo le gemme fiorati rudi-mentali e i loro peduncoli (i quali sembrano allungarsi in forza del principio di compensazione) hanno colori vivaci, ma anche la porzione superiore della spica - tutto indubbiamente allo scopo di guidare gli insetti ai fiori perfetti non appariscenti. Da simili casi possiamo progredire fino a certe Labiate, come, per es., Salvia Horminum, nella quale (come so dal signor Thi-selton Dyer) le brattee superiori sono ingrandite ed a colori vivaci, senza dubbio allo stesso scopo di prima, mentre i fiori sono soppressi.
      Nella carota ed in alcune altre Ombrellifere affini i petali dei fiori centrali sono alquanto ingranditi e d’un colore rosso purpureo scuro; ma non si può ammettere che uno di questi piccoli fiori renda meglio visibile agli insetti la grande e bianca ombrella.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





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