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      Un numero considerevole di piante, riguardate general-mente come poligame, esistono solo sotto due forme, cioè: ermafrodite e femminili; e queste possono dirsi ginodioiche; il timo comune ne offre un buon esempio. Nel settimo capitolo esporrò alcune osservazioni sulle piante di questo genere. Al-tre specie, per es., del genere Atriplex, portano sulla stessa pianta fiori ermafroditi e fiori femminei, e queste potrebbero chiamarsi ginomonoiche, se si desiderasse per esse una deno-minazione.
      Inoltre vi sono piante, che portano fiori ermafroditi e ma-schili sullo stesso individuo; in tal caso si trovano alcune specie di Galium, Veratrum, ecc., e queste possono essere chiamate andromonoiche. Se esistono piante ad individui maschili ed ermafroditi, possono chiamarsi androdioiche. Ma dalle infor-mazioni da me prese presso diversi botanici, non mi risulta nessun caso di questo genere. Lecoq ( ) tuttavia osserva, ma senza entrare in diffusi dettagli, che alcune piante di Caltha pa-lustris producono solo fiori maschili, e che esse vivono fram-mischiate alle ermafrodite. La rarità di tali casi è degna di ri-marco, poichè la presenza di fiori ermafroditi e maschili sullo stesso individuo non è cosa fuori dell’usuale. Potrebbe sem-brare che la natura non credesse valer la pena di consacrare un apposito individuo alla produzione del polline, fuori che nel caso di assoluta necessità, come nelle piante dioiche.
     
      E qui ho compito, per quanto arrivano le mie cognizioni, la breve rivista dei diversi casi, nei quali la stessa specie produ-ce fiori diversi per struttura e per funzione.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Atriplex Galium Veratrum Caltha Lecoq