Per conseguenza segnai, nell’anno 1860, alcune poche primule (cowslips) delle due forme, che crescevano nel mio giardino, altre che cresce-vano in campo aperto, ed altre ancora in un bosco ombroso; ne raccolsi e pesai i semi. In tutte le piantate, le piante micro-stili diedero, contro la mia aspettazione, la copia maggiore di semi. Riunendo tutte le piantate, risultò quanto segue:
TABELLA I.
Numerodelle
piante Num. delleombrelle
prodotte Numero
delle cassuleprodotte Peso
dei semiin grani
P. veris microstile 9 33 199 83
P. veris macrostile 13 51 261 91
Se si paragona il peso ottenuto da un numero eguale di piante, e da un numero eguale di ombrelle, e da un numero eguale di cassule delle due forme, si ottengono i risultati se-guenti:
TABELLA II.
Numerodelle
piante Peso
dei semiin grani Numero
delleombrelle Peso
dei semi Numero
dellecassule Peso
dei semiin grani
P. veris microstile 10 92 100 251 100 41
P. veris macrostile 10 70 100 178 100 34
Da tutte queste comparazioni risulta che la forma microsti-le è la più fertile; se prendiamo un numero eguale di ombrelle (ciò che è il modo migliore di comparazione, poichè in tal modo si conguagliano le piante grandi e piccole), risulta che le piante microstili producono più semi, in confronto alle ma-crostili, nella proporzione di quattro a tre.
Nell’anno 1861 l’esperimento fu fatto in un modo più este-so e più esatto. Un certo numero di piante selvatiche furono trapiantate, nell’autunno precedente, in una grande aiuola del mio giardino, e tutte furono trattate in modo eguale; il risulta-to fu:
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Num Numero Peso Peso Numero Peso Numero Peso Peso
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