In accor-do con questa osservazione, io trovai che le due varietà di pol-line, che possono essere riconosciute facilmente sotto il micro-scopio, aderivano alle proboscidi delle due specie di pecchioni e di farfalle, che furono prese durante la visita dei fiori, nella maniera sopra descritta; tuttavia alcuni granelli piccoli erano mescolati coi granelli maggiori intorno alla base della probo-scide, e viceversa, alcuni granelli grandi lo erano coi piccoli, presso la sua estremità. In tal maniera vien trasportato rego-larmente il polline da una forma all’altra ed ambedue si fecon-dano così reciprocamente. Nondimeno un insetto, nel ritirare la sua proboscide dalla corolla della forma macrostile, non può far a meno di lasciar cadere occasionalmente del polline nello stigma dello stesso fiore; ed in questo modo potrebbe aver luogo un’autofecondazione. Ma ciò avverrà tuttavia più facil-mente nella forma microstile; poichè ogni volta che io intro-dussi una setola od un altro oggetto simile nella corolla di que-sta forma e la spinsi, per conseguenza, fra le antere collocate intorno alla bocca della corolla, cadde, quasi senza eccezione, un poco di polline in basso e sullo stigma. Insetti minuti, quali i Thrips, che visitano talvolta i fiori, cagioneranno pure facil-mente l’autofecondazione delle due forme.
I diversi fatti sopra esposti mi indussero ad istituire espe-rimenti sull’azione delle due specie di polline sugli stigmi delle due forme. Quattro unioni essenzialmente differenti sono pos-sibili: vale a dire, fecondazione dello stigma della forma ma-crostile col polline proprio e della forma microstile, e fecon-dazione dello stigma della microstile col polline proprio e con quello della macrostile.
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Thrips Nondimeno
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