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      La fecondazione di ciascuna forma col polline dell’altra si può chiamare, per comodità e per ragioni che saranno spiegate più tardi, una unione legittima, e quella del polline, proprio di ciascuna forma, una unione illegittima. Io chiamava prima eteromorfe le unioni legittime ed omomorfe le illegittime; ma dopo che furono scoperte piante trimorfe, nelle quali sono possibili un maggior numero di unioni, di-vennero inapplicabili queste due espressioni. Gli esperimenti sulle unioni illegittime di ambedue le forme si avrebbe potuto farli in tre modi; poichè il fiore di ciascuna forma può venir fecondato o col polline dello stesso fiore o con quello d’un altro fiore della stessa pianta, oppure con quello di un’altra pianta della stessa forma. Ma per rendere perfettamente attendibili i miei esperimenti e per evitare le conseguenze dannose dell’autofecondazione o di una troppo intima consanguineità, io ho impiegato esclusivamente per tutte le specie polline di piante diverse appartenenti ad una stessa forma, e si deve osservare che io ho usato l’espressione «polline della stessa forma» nel parlare di simili unioni. Le diverse piante furono trattate, in tutti i miei esperimenti, esattamente nello stesso modo e tutte col mezzo di fitte reti difese accuratamente dagli insetti, eccettuati quelli del genere Thrips, da cui è impossibile proteggerle. Io ho eseguito personalmente tutte le diverse manipolazioni ed ho pesato i semi su una bilancia chimica; in molti esperimenti posteriori ho seguito però il metodo più esatto di contare i semi.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Thrips