Furono para-gonati fra loro un grande numero di fiori delle due forme e misurati 12 dei più bei fiori di ogni coltivazione; ma non si trovò niuna notevole differenza fra loro riguardo alla grandez-za. Furono segnate nove piante macrostili e otto microstili, che vegetavano assieme allo stato di natura e si raccolsero le loro capsule, dopochè era avvenuta naturalmente la feconda-zione; i semi delle microstili pesavano il doppio di quelli pro-venienti da un numero eguale di piante macrostili. La P. vulga-ris somiglia adunque alla P. veris in ciò, che ambedue le piante microstili sono le più fertili. I risultati de’ miei esperimenti sulla fertilità delle due forme nei casi di fecondazione legittima od illegittima sono esposti nella Tabella IX.
FIG. 3
Contorni di granelli pollinici di Primula vulgaris rammolliti nell’acqua, fortemente ingranditi e disegnati col mezzo della camera lucida. I granelli superiori più piccoli appartengono alla forma macrostile; gli inferiori più grandi alla microstile.
Noi possiamo dedurre da questa tabella, che la fertilità complessiva delle due unioni legittime di fronte a quella delle due unioni illegittime prese assieme, in ragione del numero proporzionale dei fiori che dopo la fecondazione, seguita nei due modi, diedero capsule, è uguale al rapporto di 100 a 60. Se giudichiamo in ragione del numero medio di semi prodotti da ciascuna capsula nelle due diverse unioni si ottiene il rapporto di 100 a 54; ma questo ultimo numero è forse troppo basso. È sorprendente che si possa vedere tanto di rado gli insetti nell’atto di visitare i fiori durante il giorno; io ho tuttavia ve-duto occasionalmente piccole specie di api in questa funzione; suppongo quindi, che essi vengano ordinariamente fecondati da lepidotteri notturni.
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Tabella IX Primula
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