Pagina (49/388)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tuttavia alcune spe-cie sono omostili, vale a dire, esistono sotto una forma; ma su questo punto occorre grande prudenza, poichè parecchie spe-cie quando sono allo stato di cultura, tendono a diventare o-mostili. Il signor Scott crede, che la P. scotica, verticillata, una varietà di sibirica, elata, mollis e longiflora ( ) siano veramente omostili; e a queste si possono aggiungere, secondo Axell, an-che la P. stricta. Il signor Scott fece degli esperimenti sulla P. scotica, mollis e verticillata, e trovò che i loro fiori fecondati col proprio polline produssero un numero grandissimo di se-mi. Questo prova, che essi non sono funzionalmente eterostili. La P. scotica è tuttavia soltanto mediocremente fertile col¬l’esclusione degli insetti; ma ciò dipende unicamente dal fatto che il suo polline coerente, senza l’aiuto di essi, non arriva fa-cilmente nello stimma. Il signor Scott trovò anche che le cap-sule di P. verticillata contenevano ordinariamente una copia maggiore di semi, quando i fiori erano stati fecondati dal pol-line d’una diversa pianta che dal proprio polline; e da questo fatto egli ne trae la conseguenza che essa nella funzione se non nella struttura sia subeterostile. Noi non abbiamo però alcun fatto, il quale accenni all’esistenza di due serie d’individui, i quali differiscono poco nella funzione e sieno adatti alla fe-condazione reciproca; e in ciò sta l’essenza dell’eterostilia.
      Il semplice fatto che una pianta col polline di un diverso individuo sia più fertile che col proprio polline è comune a moltissime specie, come ho dimostrato nel mio libro: Gli effet-ti della fecondazione incrociata e propria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Scott Axell Scott Scott