Invece quat-tro fiori, che furono ripetutamente fecondati col polline di V. lychnitis mentre la pianta era tenuta temporaneamente coperta da una rete, produssero quattro capsule contenenti cinque, uno, due e due semi; furono fecondati contemporaneamente tre fiori col polline di V. thapsus, e questi produssero due, due e tre semi. Per far vedere quanto improduttive furono queste sette capsule, mi piace aggiungere che una bella capsula d’una pianta di V. thapsus, vivente vicinissima alle precedenti, conte-neva oltre 700 semi. Questi fatti m’indussero a frugare nel campo mediocremente esteso da cui le mie piante erano state prese; vi trovai molte piante di V. thapsus, e lychnitis, ed inol-tre trentatre piante con caratteri intermedi fra le due specie. Queste trentatre piante differivano notevolmente fra di loro. Nella ramificazione del fusto somigliavano al V. lychnitis più che al V. thapsus, e più a quest’ultimo nell’altezza. Nella forma delle foglie si avvicinavano spesso assai al V. lychnitis, ma in alcune le foglie erano assai villose alla faccia superiore e decor-renti, come quelle di V. thapsus; peraltro il grado di villosità e di decorrenza non sempre andavano uniti. In ciò che i petali erano piatti e rimanevano aperti, e nella maniera con cui le an-tere degli stami più lunghi erano inserite ai loro filamenti, e si accostavano tutte queste piante più al V. lychnitis che al V. thapsus. Nel colore giallo della corolla assomigliavano tutte all’ultima specie. In complesso queste piante sembravano esse-re più affini al V. lychnitis che al V. thapsus.
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