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      Noi pos-siamo concludere che le piante macrostili sono assolutamente sterili col polline della propria forma, anche se il polline venga loro portato da un piede diverso. Per questo riguardo esse dif-feriscono notevolmente dalle piante macrostili inglesi di P. of-ficinalis, le quali, come io osservai, mostrarono una mediocre fertilità colla fecondazione propria; esse però concordano colle piante tedesche di P. officinalis, su cui Hildebrand fece le sue esperienze.
      Diciotto fiori microstili legittimamente fecondati produs-sero, come si vede nella Tabella XX, 15 frutti, ciascuno dei quali conteneva una media di 2.6 semi. Quattro di questi frutti contenevano il massimo numero possibile di semi, cioè 4, e quattro altri frutti contenevano 3 semi per ciascuno. I dodici fiori microstili illegittimamente fecondati produssero 7 frutti contenenti in media semi 1.86, ed uno di questi frutti contene-va il numero massimo di quattro semi. Questo risultato è mol-to singolare di fronte all’assoluta sterilità di fiori macrostili colla fecondazione illegittima, e fui da esso indotto a esamina-re accuratamente il grado di autofertilità delle piante microsti-li. Una pianta appartenente a questa forma, essendo coperta da un velo, portò 28 fiori oltre quelli che vennero fecondati arti-ficialmente, e fra tutti questi solo due diedero un frutto, con-tenente ciascuno un solo seme. Questo alto grado di sterilità colla propria fecondazione dipese senza dubbio da ciò che gli stimmi non ricevettero affatto del polline, oppure solo in quantità insufficiente.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Hildebrand Tabella XX