Nei fiori micro-stili, sieno essi grandi o piccoli, lo stimma giace molto in basso den-tro il tubo della corolla. Le papille dello stimma macrostile sono più lunghe di quelle del microstile, e precisamente nella proporzione di 100 a 40. I filamenti in alcuni fiori microstili stanno per lunghezza a quelli dei macrostili come 100 a 25, fu misurata solo la porzione li-bera o non aderente; questa proporzione non è però attendibile a cagione della grande variabilità degli stami. Il diametro medio di un-dici granelli pollinici dei fiori macrostili e di dodici microstili era e-sattamente lo stesso. Risulta da questi dati che la differente lunghez-za e lo stato della superficie degli stimmi nei fiori è l’unica prova dell’eterostilia di questa specie; poichè sarebbe prematuro l’appoggiarsi alla diversa lunghezza dei pistilli, dal momento che si vedono tanto variabili. Avrei lasciato questo caso come dubbio, se non vi fossero aggiunte le osservazioni sulla specie seguente, le quali mi lasciano appena un leggero dubbio, che anche la specie in que-stione non sia una vera eterostile. Il prof. Asa Gray m’informa che egli in un’altra specie appartenente alla medesima sezione del genere, G. coronopifolia, non può constatare alcun segno di dimorfismo.
GILIA (LEPTOSIPHON) MICRANTHA.
Alcuni fiori inviatimi da Kew mi giunsero alquanto sciupati, per cui non posso affermare niente di positivo riguardo alla posizione e alla lunghezza relativa degli organi nelle due forme. Ma i loro stim-mi differiscono fra loro quasi esattamente nello stesso modo come nella specie precedente; le papille degli stimmi microstili erano più lunghe di quelle dei macrostili nella proporzione di 100 a 42. Mio figlio misurò nove granelli pollinici della forma macrostile ed altret-tanti della microstile; e il diametro medio dei primi stava a quello dei secondi come 100 a 81. Per questa differenza e per quella esisten-te fra gli stimmi delle due forme non si può dubitare che questa spe-cie sia eterostile.
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Gray Kew
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