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      D’altro canto i gra-nelli lisci dei fiori macrostili stanno assicurati nell’interno del tubo della corolla, in modo che non possono essere portati via dal vento, mentre essi aderiscono quasi certamente alla probo-scide dall’insetto che entra, il quale deve necessariamente pre-mere contro l’antera che vi è rinchiusa.
      FIG. 9.
     
      Forma microstile Forma macrostileFaramea (sp. ?)
      Contorni di fiori presi da esemplari secchi. Granelli polliniciingranditi 180 volte, da FRITZ MÜLLER.
     
      Ricordo che nella forma macrostile del Linum perenne cia-scuno stimma ha subìto una torsione attorno al suo proprio asse, all’epoca della maturità del fiore, in modo che la superfi-cie rivestita di papille riesce volta all’esterno. Non si può dubi-tare che questo movimento, il quale è limitato alla forma ma-crostile, non venga eseguito allo scopo che la conveniente faccia dello stimma riceva il polline recato dagl’insetti dell’altra forma. Fritz Müller dimostra ora che nella Faramea sono gli stami quelli che in una delle due forme, cioè nella mi-crostile, eseguiscono un movimento di rotazione intorno al loro asse affinchè il loro polline possa esser preso dagl’insetti e trasportato sullo stimma dell’altra forma. Nei fiori macrostili le antere degli stami racchiusi non eseguiscono il movimento di rotazione intorno al proprio asse, ma deiscono sul loro lato interno, come è di regola generale nelle Rubiacee, e questa è la posizione più favorevole all’adesione dei granelli pollinici alla proboscide dell’insetto che entra nel fiore.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Forma Linum Müller Faramea Rubiacee Fritz