Esso ha una lunghezza così sproporzionata che entro la gemma sporge fuori attraverso i petali ripiegati. Esso oltrepassa considere-volmente gli stami medii; la sua porzione terminale pende un poco in basso, mentre lo stimma stesso è rivolto leggermente in alto. Lo stimma sferico è notevolmente più grande di quello delle altre due forme e le papille della sua superficie sono di so-lito più lunghe. I sei stami medii giungono a circa due terzi della lunghezza del pistillo, e corrispondono per lunghezza al pistillo della forma mesostile. Una tale corrispondenza in que-sta forma e nelle due seguenti è per lo più esattissima; dove ha luogo una differenza, questa dipende ordinariamente da un leggero allungamento degli stami. I sei stami brevi stanno na-scosti nell’interno del calice; i loro apici sono rivolti in alto e graduati in altezza in modo di formare una doppia serie. Le antere di questi stami sono più piccole di quelle dei medii. Il polline ha lo stesso colore giallo in ambedue le categorie. H. Müller ( ) misurò i granelli pollinici in tutte e tre le forme e le sue misure sono evidentemente più attendibili di quelle da me prese anteriormente, per cui io riporterò le sue. I numeri si ri-feriscono a divisioni del micrometro eguali 1/300 mm. Dopo la distensione nell’acqua i granelli degli stami medii hanno un diametro di 7-7½, e quelli degli stami brevi di 6-6½, ossia co-me 100 a 86. Le cassule di questa forma contengono in media 93 semi: si spiegherà ben presto come si abbia ottenuta questa media.
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Müller
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