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      Noi vediamo da ciò, che questa pianta esiste sotto tre for-me femminili, le quali sono fra loro diverse nella lunghezza ed incurvatura dello stilo, nella grandezza e struttura degli stimmi e nel numero e grandezza dei semi. Possiede in tutto trentasei maschi o stami, i quali possono essere divisi in tre categorie, ciascuna di una dozzina, differenti fra loro per la lunghezza, incurvatura e colore dei filamenti, per la grandezza delle ante-re e sopratutto per il colore ed il diametro dei granelli pollini-ci. Ciascuna forma porta mezza dozzina di stami di una cate-goria e mezza dozzina di un’altra, ma non tutte e tre le categorie. Le tre categorie degli stami corrispondono in lun-ghezza ai tre pistilli; la metà degli stami in due forme corri-sponde sempre al pistillo della terza forma. La seguente Tabel-la intorno al diametro di granelli pollinici rammolliti nell’acqua delle due categorie di stami in tutte e tre le forme è copiata da H. Müller; essi sono ordinati secondo la grandezza:
     
      Granelli pollinici degli stami lunghi della forma microstile 9½ - 10½
      » » » mesostile 9½ - 10
      » medii macrostile 7½ - 07½
      » » » microstile 7½ - 07½
      » brevi macrostile 6½ - 06½
      » » » mesostile 6½ - 06
     
      Noi vediamo da questa Tabella che i granelli pollinici più grandi derivano dagli stami lunghi, e i più piccoli dagli stami brevi; la massima divergenza del loro diametro è nel rapporto di 100 a 60.
      Il numero medio dei semi nelle tre forme fu ottenuto, con-tando i semi di otto belle cassule scelte prese da piante selvati-che e il risultato fu, come abbiamo veduto, per le macrostili (trascurando le decimali) di 93, per le mesostili di 130 e per le microstili di 83. Io non mi sarei affidato a queste proporzioni se non avessi posseduto nel mio giardino un certo numero di piante, le quali per la loro giovinezza davano l’intero prodotto di semi, ma che avevano la stessa età, crebbero nelle stesse condizioni ed erano abbondantemente visitate dalle api.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





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