Rac-colsi sei belle cassule da ciascuna e trovai per le macrostili una media di 80, per le mesostili di 97 e per le microstili di 61. In-fine esperimentai delle unioni legittime fra le tre forme, ed esse produssero, come si può vedere nella seguente Tabella, per le macrostili una media di 90 semi, per le mesostili di 117 e per le microstili di 71. Per conseguenza noi abbiamo prove molto ben concordanti che rendono evidente la differenza nella pro-duzione media di semi nelle tre forme. Per dimostrare che le unioni da me eseguite ebbero spesso il loro pieno effetto e so-no attendibili, mi piace constatare che una cassula mesostile produsse 151 buoni semi, numero eguale a quello riscontrato nelle più belle cassule selvatiche da me esaminate. Alcune cas-sule microstili e macrostili sorte dagli incrociamenti artificiali contenevano un numero di semi maggiore di quanti io potei osservarne nelle piante selvatiche della stessa forma; ma non ne esaminai molte di queste ultime.
Questa ultima pianta presenta inoltre un esempio singolare della profonda ignoranza in cui siamo circa le condizioni di vi-ta di una specie. Essa cresce naturalmente «in umidi stagni di località ricche d’acqua e specialmente sulle rive dei fiumi», e quantunque produca una sì grande quantità di minuti semi non si espande mai nell’adiacente campagna; e nondimeno trapiantata nel mio giardino in un suolo argilloso sovrapposto alla creta, il quale è tanto secco che non vi si trova nemmeno un giunco, essa prospera rigogliosa, raggiunge oltre sei piedi di altezza e si propaga spontaneamente mediante germogli e (ciò che è ancora più importante) è tanto fertile come allo stato di natura.
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Tabella
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