Lo stimma del pistillo macrostile è fornito spesso di pa-pille più lunghe o più rugose di quelle del mesostile e queste ultime egualmente più lunghe e più rugose di quelle del micro-stile; ma questo carattere, che è costante ed uniforme nelle due forme di Primula veris, è in questo caso variabile; io ho veduto infatti stimmi mesostili che erano più rugosi di quelli macro-stili.( ) La differenza delle lunghezze fra gli stami lunghi e i medii, come pure il grado di ripiegamento all’insù delle loro estremità, è variabile, talvolta essi hanno una lunghezza egua-le. Il colore del polline verde degli stami lunghi va soggetto a variazioni; qualche volta egli è verde-giallo pallido; in una pianta microstile era quasi bianco. I granelli variano un poco nella grandezza; io esaminai una pianta microstile in cui i gra-nelli superavano la media della grandezza ed ho veduto una pianta macrostile nella quale i granelli delle antere medie e brevi erano egualmente grandi. Noi vediamo qui una grande variabilità in molti importanti caratteri; e se qualcuna di que-ste variazioni fosse utile per la pianta, oppure fosse in recipro-co rapporto con utili differenze funzionali, la specie si trove-rebbe in uno stadio, in cui l’elezione naturale potrebbe facil-mente contribuire in modo notevole a modificarla.
SULLA CAPACITÀ DELLA RECIPROCA FECONDAZIONEFRA LE TRE FORME.
Nulla rende più evidente la straordinaria complicazione del sistema di fecondazione di questa pianta della necessità di ese-guire diciotto diverse unioni per provare la relativa fertilità delle tre forme.
| |
Primula
|