Uno dei fiori fecondati in quest’ultima maniera avrebbe dato all’incirca 136 semi, ed è da osservarsi che una simile cassu-la manca, vale a dire, in calce alla divisione I. Io un dubito quindi di aver fecondato un fiore segnato con filo bianco, come se fosse stato marcato con seta bianca. Quanto alla cassula che si trova nella stessa colonna di quella dei 136 semi, e che diede 92 semi, non so cosa pensarne. Io usai tutte le precauzioni per impedire che il polline d’un fiore superiore potesse cadere su di uno inferiore, e mi ricordo benissimo, che usava pulire accuratamente la pinzetta dopo esegui-ta ciascuna fecondazione; ma, nell’eseguire diciotto diverse unioni in giorni di vento e distur-bato da api e da mosche che ronzavano attorno, era difficile di evitare alcuni pochi errori. Un giorno ho tenuto presso di me una terza persona per impedire alle api di visitare le piante sco-perte; poichè esse in pochi secondi avrebbero potuto cagionare un male irreparabile. Fu pure una cosa assai difficile l’escludere dalla rete i minuti ditteri. Nel 1862 commisi il grande errore di collocare una pianta mesostile e una macrostile sotto uno stesso grandissimo velo; nel 1863 ho evitato questo errore.
Oltre gli esperimenti della soprastante Tabella, fecondai un numero considerevole di fiori mesostili con polline che io rac-colsi col mezzo di un pennello di peli di camello dagli stami lunghi e brevi della loro propria forma: solo cinque cassule fu-rono prodotte e queste diedero in media 11.0 semi.
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Tabella
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