E così noi pos-siamo comprendere l’importanza della quasi esatta corrispon-denza fra la lunghezza del pistillo di una forma e quella di una categoria di sei stami delle due altre forme; perchè in questo modo lo stimma di ciascuna forma viene a contatto con quella porzione del corpo dell’insetto, che è provveduta della qualità conveniente di polline. Riesce pure evidente, che lo stimma di ciascuna forma fecondato in tre diversi modi col polline degli stami lunghi, medii e brevi viene modificato in maniera diver-sissima, e viceversa, il polline dei dodici stami lunghi, dei do-dici medii e dei dodici brevi agisce assai diversamente su cia-scuno dei tre stimmi, e per conseguenza esistono tre categorie di organi maschili e tre di femminili. Dippiù, nella maggior parte dei casi, i sei stami di una categoria differiscono alquanto nella loro facoltà fecondatrice dai sei corrispondenti di una delle altre forme. Noi possiamo per conseguenza dedurre la notevole conclusione che, quanto più è grande la disuguaglian-za nella lunghezza fra il pistillo e la categoria di stami, il di cui polline viene impiegato nella fecondazione, tanto più si accre-sce la sterilità della unione. Questa regola è scevra da ogni ec-cezione. Per comprendere quello che segue il lettore farà bene a gettare uno sguardo alle Tabelle XXIII, XXIV e XXV e ai di-segni fig. 10, pag. 84. Nella forma macrostile gli stami brevi differiscono evidentemente nella lunghezza del pistillo in gra-do più elevato degli stami medii, e le cassule prodotte coll’uso del polline degli stami brevi contenevano meno semi di quelle prodotte coll’uso del polline degli stami medii.
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Tabelle XXIII
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