Nel maggior numero delle specie di Oxalis sembra che la forma microstile sia la più sterile quando venga fecondata in modo illegittimo, ed io aggiungerò ai già esposti altri due casi. Io fecondai 29 fiori microstili di O. compressa col polline delle sue proprie due categorie di antere (i di cui granelli pollinici differivano di diametro come 100 a 83), e nessuno di essi pro-dusse neppure una cassula. Io coltivai precedentemente per pa-recchi anni la forma microstile di una specie, che comperai sotto il nome di O. Bowii (ma ho qualche dubbio che questo sia stato il suo vero nome), e fecondai molti fiori di essa col proprio polline delle due categorie, che differivano di diame-tro fra di loro nel solito modo, e non ottenni mai nessun se-me. D’altro canto Hildebrand dice, che la forma microstile di O. Deppei produce grande copia di semi quando cresce libera-mente ed isolata; ma non è noto positivamente che questa spe-cie sia eterostile, e i granelli pollinici delle due categorie di an-tere non differiscono fra loro quanto al diametro.
Alcuni fatti comunicatimi da Fritz Müller sono prove ec-cellenti della estrema sterilità di una delle forme di certe specie trirnorfe di Oxalis, quando essa cresce isolata. Egli ha veduto in Santa Caterina, nel Brasile, un grande campo di giovani canne da zucchero, dell’estensione di parecchi iugeri, coperto unicamente dai fiori rossi di una forma, e questi non produsse-ro neppure un seme. La di lui propria campagna è coperta dal-la forma microstile di una specie trimorfa a fiori bianchi, ed anche questa è sterile; ma avendo piantato le tre forme una presso l’altra nel suo giardino, esse produssero un ricco nume-ro di semi.
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