Il signor Thwaites mi spedì da Ceylan un certo numero di fiori conservati nello spirito, i quali sono distintamente trimorfi. Lo stilo della for-ma macrostile è rivestito di molti peli dispersi qua e là, così semplici come glandolari; questi peli sono molto più rari sullo stilo della forma mesostile e mancano completamente su quel-lo della microstile, cosicchè questa pianta è simile, per questo riguardo, alla O. Valdiviana e Reguelli. Se si indica con 100 la lunghezza dei due lobi dello stimma nella forma macrostile, quella stessa lunghezza è 141 nella mesostile e 164 nella micro-stile. In tutte le altre specie di questo genere, in cui la grandez-za dello stimma è diversa nelle tre forme, la differenza è di na-tura opposta, essendo lo stimma della forma macrostile il più grande e quello della microstile il più piccolo. Se si pone egua-le a 100 il diametro dei granelli pollinici degli stami lunghi, quello degli stami medii è 91, e quello degli stami brevi 84. Come si vedrà nell’ultimo capitolo di questo volume, questa pianta è degna di nota, perchè produce fiori macrostili, meso-stili e microstili cleistogami.
Specie omostili di Oxalis. -- Quantunque la specie del gran-de genere Oxalis sembrino essere per la massima parte trimor-fe, ve ne sono però alcune omostili, vale a dire che esistono soltanto in una sola forma, cosi, per es., la comune O. acetosel-la, e, secondo Hildebrand, due altre specie europee molto dif-fuse, O. stricta e corniculata. Fritz Müller mi fa sapere che una simile specie si trova anche in Santa Caterina, la quale è perfet-tamente fertile col proprio polline, anche quando ne sono e-sclusi gli insetti.
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