Queste piante rnesostili, che vivevano isolate, non produssero mai nessun frutto.
Tenendo conto di questi diversi fatti è appena possibile il dubbio, che queste due specie di Pontederia sieno eterostili e trimorfe. Questo caso è tanto più interessante in quanto che non si conosce nessun’altra pianta monocotiledone la quale sia eterostile. Dippiù i fiori di essa sono irregolari, mentre tutte le altre piante eterostili hanno fiori quasi simmetrici. Le due forme differiscono alcun poco nel colore della corolla, poichè quella della microstile è piuttosto azzurro-scura, mentre quella della macrostile tende al violetto; non si conosce nessun altro caso simile. Infine i tre stami lunghi sono alterni coi tre brevi, mentre nel Lithrum e nell’Oxalis gli stami lunghi e brevi ap-partengono a verticilli diversi. Per quanto riguarda la mancan-za della forma rnesostile nel caso della Pontederia, che vive allo stato selvatico nel mezzodì del Brasile, ciò potrebbe essere av-venuto se fossero state originariamente introdotte colà solo le due forme; poichè, come si vedrà più tardi dalle osservazioni di Hildebrand, Fritz Müller e mie, avviene che se una forma di Oxalis si unisce esclusivamente con una delle due altre forme, i discendenti appartengono per lo più alle due forme generanti.
Fritz Müller ha scoperto recentemente, come mi annunzia, una terza specie di Pontederia, di cui tutte tre le forme cresco-no assieme negli stagni del continente nel mezzodì del Brasile, di modo che non vi può essere più alcun dubbio che questo genere comprenda specie trimorfe.
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