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      Tutte le cinquantasei piante delle tre serie si manifestarono rnacrostili; mentre se le piante madri fossero state legittima-mente fecondate col polline degli stami lunghi delle forme me-sostile e microstile, allora soltanto il terzo circa di rampolli sa-rebbe stato macrostile, e gli altri due terzi di forma mesostile e microstile. In alcuni altri generi trimorfi e dimorfi riscontre-remo lo stesso mirabile fatto, che cioè la forma macrostile ille-gittimamente fecondata col polline della sua propria forma, produce quasi esclusivamente discendenti macrostili.( )
      Le otto piante della prima serie avevano piccola statura: le tre che io ho misurato, allo stato di completo sviluppo rag-giungevano solo l’altezza di 28, 29 e 47 pollici, mentre piante legittime che crescevano vicinissime avevano un’altezza dop-pia; una di queste ultime misurava 77 pollici. Tutte tradivano nel loro aspetto una debole costituzione; ebbero una fioritura piuttosto tardiva e ad una età maggiore che le piante ordinarie. Alcune non fiorirono ogni anno ed una pianta, contenendosi in un modo mai più visto, non fiorì prima di aver raggiunta l’età di tre anni. Nelle due altre serie nessuna pianta raggiunse la completa altezza che le conveniva, come si potè ben presto persuadersi dal confronto con una serie vicina di piante legit-time. In parecchie piante di tutte e tre le serie molte antere si mostravano attratte e grinzose, oppure contenevano una mas-sa bruna e tenace o pastosa, essendo prive di qualsiasi granello pollinico buono, e non emettevano mai il proprio contenuto; esse si trovavano in quello stato chiamato da Gärtner ( ) con-tabescente, espressione di cui farò uso in avvenire.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Gärtner