Allorchè invece i suddetti rampolli di aspetto microstile vennero trattati in modo analogo, produssero quasi tutti una quanti-tà straordinaria di cassule, le quali contenevano numerosi semi che germogliarono a meraviglia. Inoltre tre di queste piante, le quali nel primo anno erano provvedute di pistilli brevi, produssero nell’anno seguente pistilli di lunghezza straordinaria. La maggior parte quindi di queste piante microstili non si poteva distinguere per la funzione dalla varietà omostile. Le antere delle sei piante omostili, come delle dodici di aspetto microstile, erano situate in alto entro la corolla come nella vera microstile P. veris: e i granelli pollinici somigliavano a quelli della medesima forma per la loro grandezza considerevole, ma erano frammischiate ad alcuni pochi granelli attratti. Per la fun-zione questo polline era identico a quello della microstile P. veris; poichè dieci fiori macrostili della ordinaria P. veris, fecondati col polline di una vera varietà omostile, produssero sei cassule, le quali contenevano in media 34.4 semi; mentre sette cassule di una P. veris microstile, fecondata illegittimamente col polline della varietà omo-stile, produssero in media solo 14.5 semi.
Poichè le piante omostili differiscono fra loro nel potere di ri-produzione, ed essendo questo un punto interessante, così esporrò alcuni pochi dettagli riguardanti cinque di esse. Primo: una pianta omostile protetta dagli insetti (come si praticò in tutti i casi seguenti ad eccezione di uno esplicitamente indicato) produsse spontanea-mente numerose cassule, cinque delle quali diedero una media di 44.8 semi con un massimo in una cassula di 57. Ma sei cassule, il prodotto della fecondazione col polline di una microstile P. veris (e questa è una unione legittima), diedero una media di 28.5 semi con un massimo di 49; e questa media è assai inferiore a quanto si doveva attendere.
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