Le piante illegittime provenienti da ambedue le forme fiorirono più tardi delle legittime e stavano fra loro in altezza nella proporzione di 69 a 100. Ma sic-come queste piante illegittime discendevano da genitori che erano stati fecondati col loro proprio polline, mentre le piante legittime discendevano da genitori che erano stati incrociati col polline di un diverso individuo, così è impossibile sapere quanta parte di questa differenza di altezza e dell’epoca della fioritura sia da attribuirsi alla origine illegittima di una discendenza, e quanta parte sia la conse-guenza di ciò che l’altra stirpe è il prodotto di un incrociamento fra piante diverse.
Conclusioni sugli illegittimi discendenti delle piante eterostili trimorfe e dimorfe.
È un fatto degno di nota, come vi sia una stretta e molte-plice somiglianza fra le unioni illegittime di due o tre forme della medesima specie eterostile, unitamente ai loro discenden-ti, e le unioni ibride fra specie diverse compresi i loro discen-denti ibridi. In ambedue i casi noi riscontriamo tutte le grada-zioni della sterilità, dalla diminuzione insignificante della fertilità fino alla sterilità assoluta, in cui non viene prodotta neppure una cassula. In ambedue i casi la facilità di ottenere la prima unione è notevolmente modificata dalle condizioni alle quali sono esposte le piante.( ) Tanto nelle piante ibride come nelle illegittime il grado congenito di sterilità è grandemente variabile nei discendenti della stessa madre-pianta. In ambedue i casi gli organi maschili sono più distintamente modificati che i femminili; e noi troviamo spesso antere contabescenti, le quali contengono granelli pollinici attratti ed affatto inattivi.
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