Non ostante queste diverse considerazioni egli è tuttavia difficile rinunziare affatto all’idea, che i granelli pollinici degli stami lunghi delle piante eterostili siansi ingranditi allo scopo di permettere la formazione di più lunghi budelli; ed i fatti contrari antecedentemente ricordati si possono forse spiegare nel modo seguente. I budelli sviluppansi in primo luogo dalla sostanza contenuta nei granelli, poichè essi vengono talvolta emessi fino ad una considerevole lunghezza prima che i granel-li abbiano toccato lo stimma; ma i botanici credono che essi vengano poscia nutriti dal tessuto conduttore del pistillo. È quasi impossibile dubitare che ciò avvenga nei casi analoghi a quello della Datura, nei quali i budelli devono percorrere tutta la lunghezza del pistillo e quindi un tratto che è eguale a 3,806 volte il diametro dei granelli (il quale misura 0,00243 di un pollice). Aggiungerò ancora a questo proposito che ho veduto i granelli pollinici di un salice, i quali immersi in una debolis-sima soluzione di miele, emisero nel corso di dodici ore budel-li lunghi tredici volte il diametro dei granelli. Ora se noi am-mettiamo che i budelli si formino in alcune piante eterostili interamente o quasi interamente della sostanza contenuta nei granelli, mentre in altre specie si sviluppano dalla sostanza somministrata dal pistillo, noi possiamo allora vedere come sia necessario che nel primo caso i granelli delle due forme differi-scono fra loro di grandezza in proporzione della lunghezza del pistillo che deve essere percorso dai budelli, e come nel secon-do caso non sia necessario che i granelli differiscano in questo rapporto.
| |
Datura
|