Noi possiamo ammettere che la nostra specie variabile fosse un poco sterile col polline dei proprii stami (caso questo che è frequente), e fossero questi lunghi oppure brevi, e che una simile sterilità fosse stata trasmessa a tutti gli individui con pistilli e stami del-la medesima lunghezza, così che questi fossero divenuti inca-paci ad incrociarsi ampiamente fra di loro, e che una simile sterilità venisse eliminata riguardo a quelli individui che diffe-rivano fra loro per la lunghezza dei loro pistilli e stami. Egli è del resto incredibile che una forma così particolare di recipro-ca sterilità sia stata acquisita così singolarmente, se non fosse stata utile in grado elevato alla specie; e sebbene possa essere utile individualmente ad una pianta la sterilità col suo proprio polline, poichè in tal maniera viene assicurato l’incrociarnento, come può essere utile ad una pianta l’essere sterile colla metà delle sue sorelle, cioè con tutti gli individui appartenenti alla medesima forma? Se inoltre la sterilità delle unioni fra le piante della stessa forma fosse stata acquistata ap-positamente, si avrebbe potuto aspettarsi che la forma macro-stile fecondata dalla macrostile fosse sterile in grado eguale come la microstile fecondata dalla microstile; ma ciò non av-viene quasi mai, Al contrario esiste per questo riguardo talora la più grande differenza, come si osserva nelle due unioni ille-gittime della Pulmonaria angustifolia e Hottonia palustris.
Una opinione più probabile è questa, che gli organi ma-schili e i femminili di due categorie di individui sieno stati con qualche mezzo appositamente adattati ad un’azione reciproca e che la sterilità fra gli individui della stessa categoria o della medesima forma sia un risultato incidentale ed inutile.
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Pulmonaria Hottonia
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