Ciascuna di que-ste tre femmine, quantunque possa accoppiarsi con ogni ma-schio, sia quasi affatto sterile colle due proprie categorie di maschi, e così anche con due delle altre categorie di maschi della stessa grandezza come i proprii che vivono nelle due altre comunità; ma sia perfettamente feconda quando si accoppia con un maschio della sua propria grandezza. Con ciò i trenta-sei maschi distribuiti a sei a sei nelle tre comunità verrebbero divisi in tre categorie di una dozzina ciascuna, e queste catego-rie differirebbero fra loro come le tre femmine nelle loro fun-zioni riproduttive in modo analogo, come le diverse specie di uno stesso genere. Ma vi sarebbe il fatto ancora più sorpren-dente che i giovani individui nati da una qualsiasi delle tre formiche femmine, fecondate da un maschio di diversa gran-dezza in modo illegittimo, somiglierebbero per una lunga serie di rapporti agli ibridi discendenti di un incrociamento fra due specie diverse di formiche. Essi sarebbero di statura nana e più o meno od anche completamente sterili. I naturalisti sono tan-to abituati a veder congiunte grandi differenze di struttura coi due sessi, che non si sorprendono quasi di nessuna somma di differenze; ma le differenze della funzione sessuale sono state considerate come la pietra di paragone delle distinzioni speci-fiche. Noi vediamo ora che tali differenze sessuali, la maggiore o minore capacità a fecondare o ad essere fecondato, possono caratterizzare anche gli individui coesistenti di un’unica specie nella stessa maniera, come hanno caratterizzato e tenuti sepa-rati quei gruppi di individui che furono prodotti nel corso del tempo e che furono tenuti e denominati come specie diverse.
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