Pagina (312/388)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questa pianta è quindi dioica, ed io credo che noi possiamo dedurne che un progenitore mi-crostile, il quale portava stami che sorpassavano di molto la corolla, sia stato trasformato nel maschio, ed un progenitore macrostile con stimmi perfettamente sviluppati nella femmina.
      Dal numero dei cattivi granelli pollinici esistenti nelle pic-cole antere degli stami brevi della forma macrostile della Pul-monaria angustifolia noi possiamo supporre che questa forma tenda a divenire femminile, ma non sembra però in modo che l’altra forma microstile divenga più maschile. Certi fenomeni appoggiano l’idea che il sistema riproduttivo della Phlox subu-lata subisca pure una qualche modificazione.
      Io ho ora passato in rivista i pochi casi a me conosciuti, nei quali piante eterostili con un notevole grado di probabilità so-no diventate dioiche. Non possiamo neppure aspettarci di rin-venire molti casi simili, poichè il numero delle piante eterostili è almeno in Europa, dove difficilmente hanno potuto sfuggire alla nostra attenzione, molto scarso. Per conseguenza il nume-ro delle specie dioiche, che devono la loro origine alla tra-sformazione delle eterostili, non è probabilmente tanto grande come si avrebbe potuto supporre per la facilità che queste ul-time presentano ad una tale trasformazione.
      Nella ricerca dei casi analoghi ai precedenti fui condotto ad esaminare alcune piante dioiche o subdioiche, le quali merita-no di essere descritte principalmente perchè mostrano per qua-le serie di minute gradazioni le piante ermafrodite possono far passaggio alle specie poligame o dioiche.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Pul-monaria Phlox Europa