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      Le piccole antere portate dai brevi stami dei fiori femminili sono ben formate e deiscono regolarmente; ma non potei mai trovare in esse neppure un solo granello pollinico. È un poco difficile confrontare la lunghezza del pistillo nelle due forme, poichè esse variano alquanto in questo rapporto e continuano a crescere anche dopo la maturità delle antere. Per cui i pistilli dei fiori vecchi di una pianta pollinifera hanno spesso una lun-ghezza di molto maggiore che quelli dei fiori giovani di una pianta femminile. Per questo motivo si fece il confronto fra i pistilli di cinque fiori di altrettanti arbusti ermafroditi o ma-schili e quelli di cinque arbusti femminili in un’epoca prece-dente alla deiscenza delle antere e mentre le rudimentali erano di colore rosa e non ancora avvizzite. Queste due categorie di pistilli non differivano in lunghezza, oppure se una differenza esisteva, erano piuttosto più lunghi quelli dei fiori polliniferi. In una pianta ermafrodita, la quale durante tre anni produsse pochissimi e poverissimi frutti, il pistillo superava notevol-mente in lunghezza ed in altezza gli stami che portavano ante-re perfette ed ancora completamente chiuse, ed io non ho mai veduto un simile caso in nessuna pianta femminile. È un fatto sorprendente che il pistillo dei fiori maschili ed ermafroditi semisterili non sia stato ridotto in lunghezza, mentre esso non eseguisce che pochissimo la sua propria funzione, oppure non la eseguisce affatto. Gli stimmi delle due forme sono esatta-mente eguali, ed in alcune piante pollinifere che non portaro-no mai alcun frutto io trovai che la superficie dello stimma era vischiosa, così che erano attaccati ad essa dei granelli pollinici che avevano emesso i loro budelli.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388