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      È assai desiderabile che vengano confrontati i granelli pollinici delle due forme maschili e che venga esaminato il loro potere fe-condante sulle due forme femminili.
      Ilex aquifolium (Aquifoliaceae). -- Nelle diverse opere che ho consultato un solo autore ( ) dice che questa pianta è dioi-ca. Ho esaminato per parecchi anni molti esemplari di essa e non ne ho trovato neppur una che fosse realmente ermafrodi-ta. Faccio menzione di questo genere, perchè gli stami, sebbe-ne affatto privi di polline, non sono nei fiori femminili più brevi degli stami perfetti dei fiori maschili, che in un grado in-significante e talvolta non lo sono affatto. In questi ultimi l’ovario è piccolo ed il pistillo quasi abortito. I filamenti degli stami perfetti aderiscano ai petali per un tratto più lungo che nei fiori femminili. La corolla di questi è alquanto più piccola di quella dei maschili. Le piante maschili producono un mag-gior numero di fiori delle femminili. Asa Gray mi informa che la I. opaca, che rappresenta negli Stati Uniti il nostro elce co-mune, sembra trovarsi in una condizione simile (a giudicare da fiori secchi). E lo stesso avviene, secondo Vaucher, di parec-chie altre specie del genere, ma non di tutte.
      PIANTE GINODIOICHE.
      Le piante finora descritte o mostrano una tendenza a di-ventare dioiche, oppure lo sono divenute, a quanto sembra, in un tempo recente. Ma le piante che ora passeremo a descrivere consistono di ermafroditi e di femmine senza maschi e presen-tano solo di raro una qualche tendenza a divenire dioiche, per quanto è possibile congetturare dal loro stato presente e dalla mancanza di specie a sessi divisi entro il medesimo gruppo.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Aquifoliaceae Gray Stati Uniti Vaucher