I fiori ermafroditi sono fortemente proterandri, ed H. Mül-ler dimostra che, mentre tutti gli stimmi della stessa infiorescenza maturano quasi alla stessa epoca, le antere deiscono una dopo l’altra così che vi ha un eccesso di polline che serve a fecondare le piante femminili. Siccome per questa ragione la produzione del polline è resa superflua per una categoria di piante, così i loro organi maschili sono più o meno completamente abortiti. Se si avesse in seguito a dimostrare che le piante femminili producono, come è probabile, maggior copia di semi delle ermafrodite, allora io inclinerei ad e-stendere a questa pianta la stessa spiegazione che ho dato per le La-biate. Io ho anche osservato l’esistenza di due forme nella specie no-strana S. succisa e nella esotica S. atro-purpurea. In quest’ultima pianta, a differenza di quanto avviene nella S. arvensis, i fiori fem-minili e specialmente quelli maggiori che stanno alla periferia, sono più piccoli di quelli della forma ermafrodita. Secondo Lecoq anche i capolini femminili della S. succisa sono più piccoli di quelli delle piante da lui chiamate maschili e che sono probabilmente ermafro-dite.
Echium vulgare (Borragineae). -- La forma ordinaria ermafrodita sembra essere proterandra, e su di essa non occorre dirne di più. La femminile ne differisce in ciò che possiede una corolla assai più pic-cola ed un pistillo più breve, ma uno stimma assai bene sviluppato. Gli stami sono brevi, le antere non contengono granelli pollinici sa-ni, ma invece cellule gialle incoerenti che non si gonfiano nell’acqua.
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Mül-ler La-biate Lecoq Borragineae
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